17 miliardi: questi sono i metri cubi d’acqua che in media l’agricoltura richiede ogni anno. Si tratta del settore più “assetato” in Italia e che fa aggiudicare al nostro Paese la medaglia d’argento per i consumi d’acqua in Europa (subito dopo la Spagna).
Una presenza sul podio, questa, che non dovrebbe farci fare i salti di gioia, visto e considerato che parliamo di un bene essenziale sempre più a rischio.
Dall’ultimo Forum Acqua di Legambiente è venuto fuori che solo il 4,6% dei terreni viene irrigato con acque reflue depurate. Per di più, oltre a quelle per la crisi climatica, si fanno sempre più vive anche le preoccupazioni legate all’uso di fertilizzanti e pesticidi che compromettono la qualità dell’acqua e delle falde acquifere.
Perché ti parliamo di tutto questo?
Primo: perché il problema della crisi idrica riguarda tutti indistintamente. Secondo: perché, per chi come noi si ritrova nel settore, c’è una buona notizia, e la buona notizia è che possiamo fare la nostra parte.
6 azioni per risparmiare acqua in agricoltura
Cosa si può fare per salvaguardare una risorsa così preziosa e indispensabile, di cui la disponibilità è già a rischio da un po’? Semplicemente, imparare a gestire l’acqua in modo più attento e consapevole.
Ridurre il consumo idrico in agricoltura è un gesto responsabile verso il pianeta, ma anche e soprattutto una necessità che non si può più accantonare, e un vantaggio per le aziende agricole che possono ottimizzare le risorse e ridurre i costi.
Se vuoi sapere come, eccoti 6 consigli pratici e replicabili sin da subito.
1. Usare fertilizzanti organici capaci di trattenere l’acqua
La fertilizzazione organica non è solo la pratica ottimale che permette a piante e colture di prosperare, ma anche quella che rende un terreno più drenante e sano. I concimi organici e gli ammendanti naturali sono infatti capaci di migliorare la struttura chimico-fisica del terreno e la sua capacità di trattenere l’acqua.
Anche l’ammendante organico HUMICUM di Biotica possiede queste caratteristiche. Infatti, grazie alla presenza dell’humus di lombrico e di tutti i suoi benefici, HUMICUM può rappresentare una soluzione alla carenza idrica.
La sua composizione riduce fino al 50% la necessità di irrigazione, e questo fa il paio con risparmio d’acqua e di costi.
Inoltre, a differenza dei fertilizzanti chimici che alla lunga possono alterare le caratteristiche del terreno, quelli organici lo rigenerano e portano la comunità microbica a proliferare.
2. Recuperare l’acqua piovana
La raccolta dell’acqua piovana è una soluzione semplice per ridurre la dipendenza dai sistemi di approvvigionamento idrico tradizionali. Cisterne e vasche di stoccaggio sono alcuni degli strumenti per raccogliere l’acqua che altrimenti andrebbe sprecata e che invece può essere riutilizzata per l’irrigazione, specie nei periodi di siccità.
Questo è particolarmente utile nelle zone più aride o meno propense ad abbondanti piogge durante l’anno.
3. Irrigare solo quando necessario
Una delle cause principali dello spreco idrico in agricoltura? L’irrigazione. Spesso, si irriga senza considerare le reali necessità delle colture o lo stato del terreno.
Per evitare questo problema, è fondamentale monitorare attentamente l’umidità del suolo e il fabbisogno delle piante. Potremmo utilizzare sensori di umidità e strumenti come i tensiometri, che ci danno dati più precisi per intervenire solo quando è davvero necessario.
4. Usare un sistema di irrigazione più sostenibile
Sistemi di irrigazione a goccia o sistemi di irrigazione a pioggia o a scorrimento? La scelta migliore è sempre la prima. Questi sistemi di irrigazione sono infatti più sostenibili perché rilasciano ogni goccia d’acqua direttamente vicino alle radici e in modo più efficiente, senza disperderla.
Inoltre, questo sistema può essere automatizzato, il che rende la gestione più semplice e precisa.
5. Estirpare le erbacce
In un campo coltivato non solo le piante competono per le risorse fondamentali come l’acqua. Le erbacce sono uno di quei rivali da mettere all’angolo e subito, per garantire che l’acqua venga utilizzata al meglio e che a beneficiarne siano solo le colture.
Un terreno libero da erbacce è poi più facile da lavorare e permette alle piante di crescere più sane.
Attenzione, però, a non utilizzare diserbanti chimici per sbarazzartene: in questo modo non farai altro che contaminare il suolo e le falde acquifere!
6. Usare la pacciamatura
La pacciamatura è una tecnica efficace per mantenere il terreno umido e fresco. Consiste nel coprire il suolo con materiali organici a mo’ di strato protettivo. Gli scopi sono molteplici: ridurre l’evaporazione dell’acqua, mantenere costante la temperatura del terreno e limitare la crescita delle erbacce.
Oltre ai benefici idrici, la pacciamatura favorisce la salute del suolo perché ne previene la compattazione e migliora l’apporto di sostanza organica.
Tienilo a mente!
Adottare pratiche sostenibili per risparmiare acqua in agricoltura non dovrebbe essere una libera scelta, ma un bisogno da assecondare sempre e comunque.
Ridurre il consumo idrico è necessario per salvaguardare una risorsa preziosa, ma non solo. A ben pensarci, contribuisce anche a rendere il settore dell’agricoltura più resiliente di fronte ai problemi climatici ed economici.
Scegli sempre prodotti e fertilizzanti naturali, prenditi cura del suolo, investi in tecnologie efficienti e ascolta le necessità delle tue colture.
Se basta questo per iniziare a guardare l’acqua con più consapevolezza, non parliamo poi di qualcosa di così difficile. No?