Che tu abbia un piccolo orto o un vasto terreno agricolo poco importa: un calo di produzione nel tempo può succedere, nonostante le tecniche di coltivazione usate siano rimaste praticamente le stesse di sempre.
Quando questo accade è il sintomo che la terra in questione ha perso una parte più o meno consistente della sua fertilità. La stanchezza del terreno è un problema molto comune causato la maggior parte delle volte da una riduzione delle sostanze nutritive. Le soluzioni per prevenire questo fenomeno per fortuna ci sono, e tra queste troviamo ovviamente anche l’uso di humus di lombrico.
Terreno povero di nutrienti: cosa vuol dire?
Quando parliamo di terreno stanco, esausto o povero di nutrienti ci riferiamo sempre allo stesso fenomeno: il suolo ha perso le sostanze nutritive essenziali per la crescita delle piante che, di conseguenza, non prosperano più forti e rigogliose come prima. Puoi riconoscere facilmente i segni di un imminente esaurimento delle risorse preziose per i vegetali. I sintomi più comuni sono per esempio:
- crescita rallentata di colture e piante
- scarsa produzione di frutti
- foglie giallastre
- terreno eccessivamente compatto.
Le cause della stanchezza del terreno
Capire quali sono le cause della stanchezza del tuo terreno ti aiuterà a intervenire nel modo giusto. Di solito, quando ci si accorge di questo problema il terreno ha già perso porosità e una buona quantità di sostanza organica. Per ripristinare la porosità spesso si pensa di iniziare a svolgere lavori più intensi e frequenti che però danno il via a un circolo vizioso ancora più pericoloso. La storia, in sostanza è questa:
- un’intensa lavorazione della terra con l’aratro porta a un’eccessiva ossigenazione del suolo
- l’ossigenazione eccessiva del suolo secca l’humus e riduce la biodiversità presente nella terra
- la diminuzione della sostanza organica, della biodiversità e della giusta aerazione portano al diffondersi di parassiti e patogeni.
Capirai bene, quindi, che nulla di tutto questo è positivo per le tue colture, né tantomeno per la terra stessa. Ma non tutto è perduto.
Come ottenere un terreno fertile: 6 consigli utili
Anche in questo caso, prevenire è meglio che curare. Per evitare che il tuo terreno esaurisca le sue sostanze nutritive fondamentali per le piante, ti basterà prendertene cura seguendo questi sei consigli.
1. Non stressare il terreno
Lavorare con più intensità il suolo quasi mai è una buona idea, e lo è ancora meno farlo adottando pratiche che possono disturbare il terreno, come usare eccessivamente l’aratro oppure di continuo mezzi agricoli troppo pesanti. Quest’ultimi, per esempio, possono compattare il terreno che diventerà sempre più inaccessibile per le radici delle piante.
2. Evita di compattare il suolo
Compattare troppo il suolo significa privarlo del giusto ossigeno necessario ai vegetali per sopravvivere. Una terra poco porosa, infatti, non solo finirà per soffocare piante e radici, ma costituirà un ostacolo per l’assorbimento dell’acqua.
Un buon prodotto da usare in questi casi è l’humus di lombrico, che ha la capacità di mantenere una buona aerazione della terra e garantirne il giusto livello di umidità.
3. Nutri la terra
Nutrire la terra è fondamentale per avere sempre un terreno fertile. Per questo spesso si ricorre alla tecnica del sovescio, che prevede di far crescere una pianta solo con lo scopo di nutrire il suolo. Altri modi efficaci di nutrire il terreno sono anche alternare le colture così da dare il tempo alla terra di rigenerare i nutrimenti, e reintegrare l’humus versando di tanto in tanto compost, letame o semplicemente humus di lombrico.
4. Favorisci la presenza dei lombrichi
I lombrichi sono il simbolo per eccellenza di un terreno sano. Dal loro lavoro instancabile dipende infatti la sua fertilità: grazie al loro apparato digerente, questi preziosi vermi decompongono la materia organica mescolandola con la terra, dando vita all’humus di lombrico. Questo è un ottimo concime naturale, ricco di nutrienti e un toccasana per tutte le piante e colture. Favorisci quindi la loro presenza, creando per esempio la tua compostiera domestica.
5. Prendi sempre in considerazione la tecnica della pacciamatura
La pacciamatura altro non è che la copertura del suolo con della materia organica, viva e morta. Paglia, fieno, segatura o foglie sono perfetti per fare da coperta alla terra che riceverà da questi elementi nutrimenti e protezione dal caldo e dal freddo. Inoltre, la pacciamatura contrasta il compattamento del suolo, aiuta a mantenere la terra umida ed evita la crescita delle erbacce.
Adesso che conosci le cause più comuni della stanchezza del suolo e tutte le possibili soluzioni, potrai lavorare con più consapevolezza il tuo terreno, tenendo sempre bene a mente che spesso e volentieri la chiave di tutto è racchiusa in piccoli e instancabili vermi: i lombrichi.